Negli ultimi anni, si vocifera sempre più spesso dei danni che può apportare il consumo di carne rossa al nostro organismo. Nonostante sia passato diverso tempo dall’inizio delle ricerche, non ci sono ancora dati certi sull’impatto che questo alimento ha sulla nascita dei tumori. Tuttavia, è stato affermato un aumento di probabilità nello sviluppo di questa malattia nei soggetti che consumano questa carne.
Nello specifico, i tumori nati dal consumo di carni rosse ed insaccati, sono principalmente allo stomaco ed al colon. Tuttavia, è importante non generalizzare. Infatti, gli studiosi affermano che un consumo di carne rossa assunta in dosi equilibrate non può far altro che giovare al nostro organismo. Piuttosto, bisogna assumerla in dosi equilibrate e con cotture opportune.
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Carne rossa: Vantaggi e svantaggi
Nonostante negli ultimi anni ne sia diminuito il consumo, la carne rossa rimane uno tra i cibi più mangiati al mondo. Infatti, il vantaggio principale di questo alimento è il gran numero di benefici che può apportare. Per questo motivo, sono davvero molte le motivazioni per le quali includere tale cibo all’interno della propria dieta.
Come tutti sappiamo bene, la carne rossa apporta un grande quantitativo di proteine al nostro corpo. Queste sono necessarie per un buon funzionamento del nostro organismo e per mantenere in equilibro il nostro stato di salute generale.
Questa esigenza è data dalle innumerevoli capacità delle proteine. Infatti, queste ultime servono per mantenere in forza i nostri muscoli, per ricostituire i tessuti e per mantenere attivo il nostro sistema immunitario.
Tuttavia, è importante che la quantità di carne rossa ingerita sia proporzionale alle nostre esigenze. In particolar modo, alla nostra corporatura e al movimento fisico svolto nella quotidianità. Infatti, come in molte altre situazioni, se ingerita in eccesso può portare diversi scompensi e difficoltà al nostro organismo.
Nello specifico, consumare carne rossa o insaccati in quantità ingenti, può aumentare la probabilità di sviluppo di un tumore. Un’altra caratteristica che apporta degli effetti negativi, è il tipo di lavorazione della carne.
Infatti, quest’ultimo, la conservazione e la modalità di cottura, ne determinano la qualità. Inoltre, tutti i cibi di origine animale contengono altre sostanze, come i grassi saturi ed il ferro del gruppo eme. Se ingeriti in dosi eccessive e non correttamente consumate, aumentano il rischio di alcune patologie come il tumore al colon.
Metodo di cottura e dosi consigliate
Come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, sia la carne rossa che gli insaccati in generale possono provocare un aumento della percentuale di sviluppare un tumore. Tuttavia, è importante non generalizzare e tenere conto che, se adeguatamente scelta e cotta, la carne rossa può apportare numerosi benefici.
Per quanto riguarda la cottura, è consigliata quella sulla griglia o in padella. Infatti, queste due tipologie prevedono l’utilizzo di alte temperature e, di conseguenza, una buona sterilizzazione della carne. In questo modo, si abbassano notevolmente i livelli di contaminazione di microorganismi presenti nell’animale. Inoltre, un ulteriore vantaggio è che, attuando questa preparazione si aumenta la digeribilità ed il potenziale nutritivo.
Come potrai immaginare, è fondamentale evitare di creare delle croste o bruciature. Infatti, queste ultime aumentano notevolmente gli svantaggi dell’ingerire carne rossa. Inoltre, sono stati svolti numerosi ed importanti studi per quanto riguarda la posologia.
Come dicevamo all’inizio, è importante attuare una dieta equilibrata in relazione al nostro organismo ed alle nostre necessità. Tuttavia, il World Cancer Research Fund raccomanda (in generale) di non assumere più di tre porzioni a settimana. Ciò vuol dire che bisogna assumere, al massimo, dai 350g ai 500g settimanali. Altri ricercatori, come l’Harvard School of Medicine, diminuiscono la quantità ad un massimo di 400g.
Carne rossa e tumore allo stomaco
Adesso, quindi, non ci resta che capire come collegare la formazione di tumori con il consumo di carne rossa. La causa principale sembrerebbe derivare dalla presenza del ferro di tipo eme. Infatti, quest’ultimo ha la capacità di produrre sostanze che modificano la composizione delle colonie di batterie nell’intestino. Per questo motivo, la maggior parte dei tumori causati da un consumo di carne rossa sono al colon-retto e allo stomaco.
Tuttavia, è importante non generalizzare, poiché la carne rossa non causa di per sé un tumore. Infatti, è la sua assunzione associata ad altre patologie ad aumentarne la probabilità di sviluppo. Inoltre, l’International Agency for Research on Cancer (IARC) ha definito la cerne rossa come probabile cancerogena mentre quella lavorata (insaccati) come sicuramente cancerogena.
Come potrai immaginare, non vuol dire che tutti coloro che assumono carne rossa svilupperanno un tumore nel corso della loro vita. Infatti, sono stati sviluppati numerosi studi relativi all’impatto sul nostro organismo. Nello specifico, è stato stabilito che circa il 18-21% dei tumori al colon ed il 3% di tutti gli altri, sono legati al consumo di carne rossa. Si consideri, che il fumo di sigaretta è responsabile dell’86% dei tumori ai polmoni.