I calciatori, così come tutti gli atleti, basano il proprio talento sulla preparazione, sulle prestazioni fisiche e sul miglioramento delle tattiche. Tutto questo lavoro, però, se non è affiancato ad un regime alimentare corretto e idoneo, viene messo a rischio.
L’alimentazione, con particolare attenzione per gli sportivi, gioca un ruolo primario. Ecco perché per i Mondiali del 2014 che si sono tenuti in Brasile, il medico della Nazionale Italiana ha realizzato una dieta ad hoc per gli Azzurri.
Vediamo insieme quale curiosità sul tipo di alimentazione che i nostri campioni hanno dovuto seguire per riuscire a dare il meglio di sé.
Dieta della Nazionale ai Mondiali
La dieta degli Azzurri ai Mondiali 2014 è stata programmata da Luca Gatteschi, medico della Nazionale Italiana dal 2006. Parliamo di un’alimentazione improntata a dare tutti i nutrienti di cui i calciatori avrebbero avuto bisogno durante quell’evento.
Tuttavia, Grotteschi era riuscito a realizzare una dieta variegata, evitando di esporre gli atleti ad un’alimentazione ripetitiva e troppo stringente. Difatti, non si può certo dire che gli Azzurri abbiano dovuto rinunciare al gusto della buona cucina italiana.
Anzi, tutto l’opposto. Gli Azzurri hanno avuto pasti a base di alimenti sani e nutrienti, ma al tempo stesso arricchiti con condimenti freschi e leggeri. Inoltre, Gatteschi ha puntato molto l’attenzione anche sul consumo di verdura e frutta di stagione.
L’alimentazione degli Azzurri ai Mondiali
Partendo dal primo, i nostri atleti hanno mangiato la pasta sia a pranzo che a cena, accompagnata o dal rinomato sugo di pomodoro, o dal pesto o dai formaggi magri. L’alternativa alla pasta era comunque soddisfacente: risotti conditi con noci, radicchio, prosciutto o zucchine.
Passando ai secondi, invece, gli atleti potevano scegliere tra carne bianca o pesce, sempre accompagnati dalle verdure. Queste ultime, però, erano consigliate più a cena che a pranzo, poiché come spiegava Gatteschi, le verdure rallentano la digestione.
E, infine, la frutta, ma mai servita come macedonia. E per quanto riguardava i giorni delle partite? Bhe’, il pranzo era un po’ meno ricco del solito, con lo scopo di lasciare i calciatori meno appesantiti.
Gli Azzurri, quindi, consumavano pasta al pomodoro o riso integrale, poca verdura e un secondo non troppo pesante. Inoltre, circa 2-3 ore prima di una partita dovevano consumare una merenda a base di proteine e carboidrati.
Concludiamo questo articolo ricordando che l’aspetto insolito della dieta era la quantità di sale, che Gatteschi aveva mantenuto piuttosto alta per far sì che i calciatori non andassero incontro ad una perdita eccessiva di liquidi durante gli allenamenti.